Frutta di Stagione
Il mondo del biologico implica un ripensamento del rapporto tra gli esseri umani e la natura, la quale va preservata ed assecondata come avveniva in un passato che appare assai lontano a molti.
I nostri nonni sapevano bene come ogni frutto ed ogni ortaggio abbia una propria stagione di maturazione e raccolta, sapevano che le succose arance ricche di vitamina C vanno gustate tra l'inverno e la primavera, mentre le gustose pesche sono da raccogliere in estate.
L'avvento del benessere ci ha donato la certezza di poter soddisfare la voglia di ciliegie in pieno inverno o di kiwi nell'afoso agosto, ma in questi casi bisogna rassegnarsi a ripiegare su frutta che non proviene dalle coltivazioni biologiche del nostro paese.
L'agricoltura biologica non ricorre, infatti, a prodotti chimici e conservanti, aiutando la terra a produrre i prelibati frutti avvalendosi esclusivamente di tecniche naturali, le quali rendono proibitiva la produzione fuori stagione.
D'altra parte consumare un frutto nella sua stagione ideale di maturazione consente di apprezzarne interamente il sapore genuino, oltre ad essere conveniente anche dal punto di vista economico e dell'impatto ambientale, dal momento che il trasporto di derrate alimentari da un continente all'altro incide sull'inquinamento del pianeta.
Ciò non toglie, tuttavia, che nei supermercati che espongono la frutta biologica possano essere presenti primizie, giunte da fattorie biologiche di altri paesi.
Forse i più integralisti storceranno il naso di fronte a pompelmi ed angurie fuori stagione, ma non bisogna dimenticare che, in ogni caso, quando si ha necessità di soddisfare una voglia è pur sempre preferibile mordere un frutto privo di additivi chimici e ricco di vitamine.